Raffaello Livi

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10 - Martino Meucci, La mesticheria di Raffaello Livi a Prato, 1912

Nelle Guide di Prato del 1913 e del 1915 risulta che la ditta a lui intestata, in via Ricasoli ma di fatto in piazza del Comune, vicinissima allo studio di Adolfo Massai, insieme ai vari articoli di mesticheria, vetreria, ferramenta, chincaglieria e altro, dispone anche di una gamma completa di prodotti per la fotografia: lastre, carte, pellicole, prodotti chimici per i bagni, apparecchi e obiettivi, inoltre materiali da proiezioni e da ingrandimenti. Una fotografia di Martino Meucci del 1912 ritrae il negozio aperto, noto allora come antica mesticheria Sabatini, con all’esterno appesi i cartelli che pubblicizzano la vendita di articoli per fotografia 

Molti dei dilettanti del periodo che operano in città, e sono numerosi, dovevano rifornirsi da lui: non solo Martino Meucci, ma anche Ubaldo Abati, il gruppo della Società Alpina con Brunetto Conti, Arturo Ristori, Ugo Deprez, Raffaello Bellandi, Alfonso Marchini, e altri come il dottor Arturo Massai, nel cui fondo di negativi è stata rinvenuta una scatola per lastre Cappelli con il marchio di vendita della mesticheria pratese di via Ricasoli datata 1906. Così tanti appassionati dovevano costituire una buona clientela, tale da giustificare una offerta ben variegata di prodotti che Livi pubblicizza sulle porte del negozio, dai “fotomateriali Ganzini” agli “articoli fotografici Hauff”

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