Introduzione
print this pageNel periodo di formazione e consolidamento del Regno d’Italia, che si concluderà con gli esiti della Prima guerra mondiale e l’ampliamento del territorio fino a “Trento e Trieste”, la fotografia vive una fase di grande espansione e popolarità, favorita dall’affermazione politica della borghesia e dal miglioramento della struttura economica e commerciale del paese, presupposti per la nascita di nuovi interessi culturali.
Questa mostra presenta alcuni aspetti della storia della fotografia attraverso una scelta dalla sezione di oggettistica museale dell’Archivio Fotografico Toscano, accompagnata da immagini e libri delle proprie collezioni che aiutano a ripercorrere l’evoluzione della tecnica fotografica in quegli anni.
Parallelamente vengono sottolineati alcuni momenti della partecipazione della città di Prato al processo di unificazione fino alle soglie della Grande Guerra e viene messo in risalto il legame, fin dagli inizi importante, fra la città e la fotografia.
Si inizia infatti con i ricordi fotografici del passaggio di Garibaldi nel 1849 fino al soldato garibaldino pratese ferito nelle Argonne durante la prima Guerra mondiale, ed emergono sia la figura di Germano Salvi, fotografo e editore de «La Camera Oscura» - la prima rivista fotografica italiana - che i giovani fratelli Guasti, precoci e appassionati fotografi dilettanti.
Le quattro sezioni in cui è suddivisa – L’Unità. Verso la fotografia di massa, Viaggiare in salotto. La stereoscopia, Ritratti per tutti! Le cartes de visite, Lo Studio del fotografo – illustrano passaggi significativi della vicenda fotografica e, pur senza pretesa di completezza e esaustività, fanno intuire e apprezzare l’organicità e la ricchezza delle collezioni dell’Archivio.