La nascita del Regno d'Italia e il primo decennio
print this pageNegli anni 1861-1871, mentre in Italia si compie il processo risorgimentale che porterà alla costituzione del nuovo Regno, l'arte fotografica è ormai uscita dalla fase iniziale della scoperta e sta per uscire anche da quella tumultuosa delle prime sperimentazioni e del continuo emergere di scoperte e invenzioni, per avvicinarsi all’età dell'industria, industria che se ne interesserà sempre di più favorendone un accelerato progresso tecnologico.
Anche in Italia, sebbene in ritardo per ragioni strutturali e socio-politiche rispetto ad altri paesi, maggiore stabilità e miglioramento delle condizioni economiche e sociali, contribuiscono a quell’aumento di fruitori e produttori che ovunque l'evoluzione tecnologica sta producendo.
La nuova esigenza di vedere le figure che hanno costruito il paese, di toccarle con mano, inoltre, può essere più facilmente soddisfatta che in qualunque altro momento della storia. Circolano in gran numero fotografie di Mazzini, Garibaldi, del re e della famiglia reale o di personaggi locali, elementi che aiutano a rafforzare il sentimento nazionale.
Le pubblicazioni da subito registrano e segnalano la nuova scoperta e le sue evoluzioni circolando da un paese all'altro, così come documentano e ricordano i momenti e le figure che hanno contribuito alla nascita dello stato unitario.
Memorie e personaggi del Risorgimento e dell'Unità d'Italia. Figure legate alla città di Prato
Dal grande ritratto di Mazzini alla cartolina del garibaldino pratese Morgan Massai, una galleria di ritratti e luoghi significativi per la nascita del Regno e per la città
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Oggettistica fotografica. Obiettivo grandangolare Busch Pantoscop, 1865-70
Obiettivo con scatola in marocchino rosso e diaframmi a corredo con il loro astuccio in pelle
Prodotto dal 1865 dal tedesco Emil Busch, questo obiettivo grandangolare fu il primo a eliminare i difetti di astigmatismo grazie ad una maggiore curvatura delle lenti
Oggettistica fotografica. Obiettivo grandangolare Darlot, 1865-70
Obiettivo grandangolare emisferico con tre diaframmi mobili a leva
Incisi sul cilindro in ottone il nome e la sigla del produttore, Alphonse Darlot (1828-1895), ottico parigino formatosi prima nella ditta di Noel Lerebours e Secretan e dopo, verso il 1850, presso l'ottico Jean Theodore Jamin. Quando Jamin si ritirò, nel 1860, Darlot divenne direttore della ditta.
Negli anni 1860-1863, l'azienda era conosciuta come Jamin-Darlot, nel 1864, gli obiettivi venivano marcati "Anc. M.Jamin Darlot OPTN. Succr." e in seguito, semplicemente con il nome di Darlot.
Alla sua morte la ditta venne acquisita da L. Taurillon e continuò a produrre lenti Darlot per diversi anni
Nei libri la nuova scoperta e i ricordi del passaggio di Garibaldi da Prato alla Maremma
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